Rete Solidale di Comunità per non essere soli
E’ ormai riconosciuto come la salute delle persone, ancor prima che dai noti fattori di rischio delle malattie, sia primariamente condizionata dalla presenza di disuguaglianze a livello sociale, economico, ambientale e lavorativo e di qui, anche la “salute” di una Comunità è fortemente condizionata dalla presenza ed entità delle disuguaglianze: maggiori esse sono e minore è la salute complessiva della Comunità . E’ evidente quindi che scelte politiche ,finanziare ambientali e sanitarie sono, insieme, responsabili della salute della Comunità: nel nostro territorio, seppur piccolo, le Associazioni di Volontariato si impegnano nel ridurre alcune disuguaglianze e, fra queste, quella dell’isolamento sociale e del sentirsi in solitudine. Per questo motivo le Associazioni si stanno interrogando su come realizzare e presentarsi in “rete”: la “rete” infatti è più capace ed efficiente nel rilevare i bisogni, nello scambiarsi le informazioni, nel trovare e indicare le soluzioni opportune; una “rete” appunto con diversi nodi di intreccio, non rigida ma flessibile e sempre in costruzione, capace anche di accogliere nuove persone disponibili a donare e restituire un poco del proprio tempo per la Comunità. Non allora una rete che imbriglia e imprigiona ma che accoglie e sostiene, che non lascia soli, che… cattura positivamente nuove risorse. Auguriamoci quindi, in questa settimana, di…”cadere in questa rete di solidarietà”.